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Mar 20, 2022 - Rosa Croce d'Oro XVII° sec., Rosacroce del XVIII° sec., Senza categoria, Thesaurus Thesaurorum Rosa et Aurea Crucis    Commenti disabilitati su Il Vestibolo del Tempio della Vera Rosa Croce (estratto)

Il Vestibolo del Tempio della Vera Rosa Croce (estratto)

Il luogo o stato in cui vive il vero Rosacroce è troppo elevato e glorioso per essere descritto a parole. Quando entriamo nel Vestibolo del Tempio della vera Rosa Croce, entriamo in una regione di pura beatitudine e felicità. C’è un fulgore di luce soprannaturale, in cui cessa ogni pensiero laborioso e ogni esercizio dell’immaginazione, allo scopo di attrarre conclusioni logiche sull’ignoto, poiché in quella luce è il regno della pura conoscenza; vivere lì è percepire, e percepire è conoscere. In quel paradiso della coscienza celeste non può entrare nulla di impuro. Non c’è posto per la carne e sangue terrestri; ma gli esseri spirituali che abitano quel regno sono fatti della carne e del corpo di “Cristo”, in altre parole, della sostanza dell’anima spirituale.
H.P. Blavatsky, nella sua “Chiave per la Teosofia”, dice che ci sono esseri che hanno raggiunto uno stato di coscienza spirituale che darebbe loro il diritto di entrare nello stato di Nirvana; tuttavia, per compassione per l’umanità, rimangono ancora residenti su questa terra, abitando invisibilmente agli occhi dei mortali il piano astrale del nostro pianeta. In ciò, descrive il vero ordine della Rosa Croce d’Oro come una Fratellanza spirituale, e se uno di questi esseri superiori, per uno scopo o per l’altro, si reincarna in un corpo umano su questo pianeta, allora ci sarà un vero Rosacroce in una forma visibile su questa terra.

Il Caldeo

Quando si parla di Rosacroce sette-ottocentesca, spesso compare un archetipo comune, quello del Caldeo.

 

Il Conte di Westerlool possedeva un importante corpus di scritti alchemici italiani e molto s’interessò a Giuseppe Francesco Borri (Medico e alchimista, legato alla storia della Rosacroce d’Oro dell’Italia del tempo). Di quest’ultimo possedeva un manoscritto di ricette, oggi noto come Libro del Cavalier Borri. Probabilmente acquistò i testi italiani in occasione di un viaggio fatto a Roma, nel quale fu ospite di un antiquario. Il Conte ha lasciato due tomi di memorie delle sue gesta.

 

Il Protagonista del più famoso romanzo di Edward Bulwer Lytton, “Zanoni”, è un Caldeo immortale, conoscitore dei segreti della natura. Questi fu iniziato, nell’antica Caldea da Megnur. Vi è una certa somiglianza fra Megnur, più che Zanoni, e il caldeo descritto dal Conte di Westerloo. Di fatto con Zanoni quest’ultimo avrebbe poco in comune.

Molto interessante notare che Sir. Lytton dice di aver ricevuto il testo da un antiquario di libri antichi, che si scoprirà essere Glyndon, il giovane ambizioso che fallì l’iniziazione.

Sembra che Sir. Lytton fosse membro della Societas Rosicruciana in Anglia (SRIA), nei rituali della quale vediamo (quelli del 1860) un rimando alla Rosacroce d’oro di Federico Gualdi ed un riferimento al maestro di Gerolamo Ruscelli, Alessio Piemontese (identificato in seguito con lo stesso Ruscelli).

 

Nel Thesaurus Thesaurorum a Fraternitate Rosae et Aureae Crucis Testamentum – 1580, negli statuti in apertura leggiamo all’articolo 26 che a un fratello che si rechi in un luogo dove ha già soggiornato per parecchio tempo in passato, è chiesto di cambiare la propria figura per mezzo della pietra per non essere riconosciuto. Questa ingiunzione compare solo nella versione tedesca degli statuti, mentre in quella italiana, troviamo un riferimento nell’articolo 31 ove è detto che se un Fratello vuole RINNOVARSI, deve passare tre regni e restarvi per dieci anni senza poter tornare da dove è partito per almeno 30 anni.

L’undicesimo libretto del detto Tesaurus ha titolo COME UN MAGO PUO’ CAMBIARE LA SUA NATURA E RINGIOVANIRE. Questo libretto riporta un procedimento, ovviamente simbolico, grazie al quale il mago può mutare il suo aspetto e durante questa catarsi cambia anche capelli e denti. Vediamo qui un tratto comune con quanto il Caldeo disse al Conte di Westerloo. Lo stesso procedimento si ritrova nel libro dei rituali della massoneria egizia di Cagliostro e corrisponde alla seconda quarantena.

 

Riassumendo

Quando nei testi citati si parla di rinnovamento, questo è una metafora per la Trasfigurazione. Tuttavia, i Caldei di questi racconti, e gli stessi testi, lasciano trasparire una certa longevità negli Adepti in questione.

Sembra quasi che l’uomo alla nascita abbia un tempo di massima che gli è concesso, tempo che può essere anche piuttosto lungo (il caldeo sostiene sino anche a mille anni).

A proposito di longevità riporto da wikipedia cosa la ricerca genetica ha trovato:

<<Il telomero è la regione terminale del cromosoma, da cui deriva il nome stesso, composta di DNA altamente ripetuto, non codifica per alcun prodotto proteico. Il telomero ha un ruolo determinante nell’evitare la perdita di informazioni durante la duplicazione dei cromosomi, poiché la DNA polimerasi non è in grado di replicare il cromosoma fino alla sua terminazione; se non ci fossero i telomeri la replicazione del DNA comporterebbe dopo ogni replicazione una significativa perdita di informazione genetica. Diversi studi hanno dimostrato che il progressivo accorciamento dei telomeri ad ogni ciclo replicativo sia associato all’invecchiamento cellulare.>>

vedi (http://it.wikipedia.org/wiki/Telomero

 

Sembra che un neonato abbia circa il doppio di Telomeri di un sessantenne.

Per quanto riguarda la rigenerazione cellulare ricerche fatte in laboratori statunitensi hanno mostrato che se possibile attivare capacità rigenerative in un campione di cavie da laboratorio, è anche vero che ad ogni rigenerazione si ha un accorciamento dei Telomeri e che le cellule cerebrali sembrano essere le uniche non rigenerabili.

Sembra quindi che anche la genetica confermi che una l’uomo ha una possibile durata massima per la vita biologica, che però si riduce progressivamente durante il corso della vita stessa, ma mai si allunga.

Cito sempre dallo stesso articolo di Wikipedia:

<<Nell’uomo, ad esempio, numerosi tumori sono in grado di aumentare l’attività della telomerasi, ottenendo una capacità di replicazione pressoché infinita.>>

Nello stesso articolo, a proposito di possibili terapie geniche per l’attivazione della Telomerasi nell’uomo, si legge:

<<Le principali perplessità della comunità scientifica riguardo a questo tipo di approccio, comunque, riguardano l’eventuale rischio cancerogeno che tali farmaci potrebbero comportare: l’allungamento della vita di ogni cellula, infatti, è intrinsecamente correlato ad un aumento della vulnerabilità al cancro.>>

Sembra quindi che la Natura abbia posto un limite biologico invalicabile alla massima longevità possibile per ciascuno.

L’uomo però, se non può aggiungere un solo giorno al limite fissato per la sua dissoluzione, può, tuttavia, togliervi vari decenni a causa della sua condotta.

E’ palese che lo stile di vita sia un importante fattore nel determinare la durata di una vita. Se la vita è in armonia, reale, con il Logos, allora, i fattori che danneggiano la struttura biologica (compresi tutti i suoi aspetti sottili) sono ridotti. Questo non significa che un modo di vivere sano allunghi necessariamente la vita ma evita di ridurre il tempo che c’è concesso.

Inoltre avere uno stile di vita sano, dal punto di vista di un iniziato, significa qualcosa di diverso da quanto solitamente s’intende con questa espressione.

Per l’iniziato significa vivere in armonia con le leggi del Logos e per poterlo fare è necessario comprenderle e adeguarvisi. Per giungere fare questo è quindi necessario un profondo lavoro su di sé.

Ad esempio, essere vegetariani è un ottimo aiuto sul cammino, ma il non nutrirsi di animali non elimina gli aspetti di aggressività, legati all’auto-conservazione, presenti nel nostro astrale. Per eliminarli è necessario un lavoro personale e profondo.

Per un Adepto queste considerazioni sono importanti poiché la sua vita, essendo una Vita di Servizio, è un contributo al piano di Salvezza per l’umanità.

Il Caldeo è un archetipo che rappresenta l’Iniziato che ha raggiunto il fine dell’iniziazione e che per tale motivo è disinteressato alla bolgia quotidiana.

Egli è immortale secondo l’anima-spirito e longevo secondo il corpo, per quanto questo serva al lavoro al Servizio dell’Opera di Dio, per la salvezza del mondo e dell’umanità.

Come però si legge a proposito dei Fratelli nella Fama essi “Trascorsero la loro vita in questo lodevole comportamento; tuttavia, sebbene i loro corpi fossero immuni da ogni malattia e dolore, queste anime non potevano oltrepassare il termine fissato della dissoluzione.”.

Le scelte o gli atteggiamenti, di un simile Adepto, sono incomprensibili per chi non ha raggiunto tale stato.

Un simile Fratello o Sorella sa ottenere la Pietra e utilizzarla con sapienza per la propria totale Trasfigurazione ed al servizio degli altri.

 

Buon Cammino!

Mar 8, 2012 - Fonti per Ricercatori, Rosa Croce d'Oro XVII° sec., Thesaurus Thesaurorum Rosa et Aurea Crucis    Commenti disabilitati su Thesaurus – qualche nota bibliografica

Thesaurus – qualche nota bibliografica

Desidero condividere qualche riferimento, che ho trovato, agli studiosi di documenti rosicruciani interessati al Thesaurus.

 

Del Thesaurus Thesaurorum Rosae et Aureae Crucis Testamentum – 1580 esistono diverse redazioni.

 

Due di queste si trovano presso le biblioteche di:

– Württembergische Landesbibliothek – Stuttgart

– Staats- und Universitätsbibliothek – Hamburg

 

Si tratta di manoscritti e quindi di non agevole consultazione essendo scritti per lo più in tedesco antico ma, se non ricordo male, non mancano certo pezzi in latino. La grafia a volte non è così facile da interpretare.

In lingua Italiana le edizioni Agape Prometeo avevano fatto una traduzione, pressoché completa (seppur con alcuni omissis), unendo due differenti fonti, integrando così quanto mancante nelle rispettive stesure originali. Questo testo, attualmente è, per quanto mi risulta, fuori edizione. Consiglio a chi interessa l’argomento, di provare a cercarne una copia in rete, magari fra i libri usati o se ne esistono reprint.

Nel testo delle Edizioni Mediterranee “La via della vera alchimia”, la seconda parte è la traduzione di una redazione del Thesaurus.

http://www.edizionimediterranee.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=1156&category_id=1&keyword=la+via+della+vera+alchimia&option=com_virtuemart&Itemid=60

 

Mi è giunta notizia anche di una se non addirittura due traduzioni in lingua francese, delle quali però non ho riferimenti precisi.

 

In lingua inglese la Vitriolum Publishing ha realizzato, in tiratura limitata (300 esemplari), una versione a colori del Thesaurus:

http://www.vitriolpublishing.com/#thesaurus

Non mi risultano altri riferimenti a questo teso. Chi ne avesse può aggiungerli nei commenti.

 

Buon cammino!             

Lug 8, 2010 - Thesaurus Thesaurorum Rosa et Aurea Crucis    Commenti disabilitati su LA RESA DI SE’

LA RESA DI SE’

LEGGIAMO UN BREVE ESTRATTO DAL TESORO DEI TESORI – TESTAMENTO DELLA FRATERNITA’ DELLA ROSACREOCE D’ORO:

<<PIEDI E NON TRATTENERE NULLA PER TE E GUARDA CHE COSA FARA’!
TI MERAVIGLIERAI!
EGLI LA PRENDE DA TE CON INDULGENZA COME UN SACRIFICIO E TI RIPAGHERA’ MILLE VOLTE; MIGLIAIA DI VOLTE SI GETTERA’ NELLA TUA ANIMA, CHE TU SARAI RICOLMO DELLE FORZE DELL’ALTISSIMO…

OH, INESPRIMIBILE BENE AGIRE DELL’ALTISSIMO! OH, IMPERSCRUTABILE AMORE CHE PERCORRI MIDOLLO E MEMBRA!

OH, INESAURIBILE AFFLUSSO DELLO SPIRITO, COME PENETRI I TUOI CRERDENTI!..

OH, SIGNORE SABAOTH, L’UOMO SI DEVE RICONOSCERE E RICONOSCERE QUELLO CHE VIVE NELLA SUA ANIMA.>>

QUESTE POCHE PAROLE SINTETIZZANO L’ORIENTAMENTO RELIGIOSO DEI ROSACROCE CHE LE SCRISSERO.

SI TRATTA DI UNA TOTALE OFFERTA DI SE’ AL DIVINO.

PER POTER PRESENTARE QUESTA OFFERTA, PERO’, E’ NECESSARIO CHE IL CANDIDATO RICONOSCA L’ESSENZA DEL PROPRIO STATO UMANO ED ANCHE CIO’, CHE SE PUR IN MODO LATENTE, E’ PRESENTE NELLA PROPRIA ANIMA.

L’UOMO DEVE RICONOSCERE LA MISSIONE DELLA PROPRIA VITA, IL SENSO DI QUESTA OCCASIONE CHE CHIAMIAMO VITA.
DIO VUOLE AFFERRARE E COLMARE DEL SUO AMORE TUTTI I SUOI FIGLI DISPERSI, MA NON PUO’ FARLO CON LA FORZA.
L’UOMO GLI SI DEVE OFFRIRE SPONTANEAMENTE.

COLUI CHE DESIDERA TROVARE E PERCORRERE IL SENTIERO VERSO LA RIGENERAZIONE, DEVE OFFRIRE A DIO TUTTO SE STESSO. OGNI SUO ATTO DEVE TESTIMONIARE DI UN TALE ORIENTAMENTO ALL’OFFERTA DI SE’.

QUESTO SIGNIFICA DARE SEMPRE PIU’ SPAZIO A QUANTO LA COSCIENZA RICONOSCE PROVENIRE DA DIO, DALLA PARTE DIVINA IN NOI, E

CONCEDERE SEMPRE MENO SPAZIO A QUANTO PROVIENE DAL NOSTRO EGO.

L’AUTOSSERVAZIONE DEVE PRORTARE IL CANDIDATO A DISTINGUERE, SEMPRE PIU’, CIO’ CHE PROVIENE DA DIO E CIO’ CHE VIENE DALL’IO.

LA SACRA SCRITTURA CI RAMMENTA CHE “NON SI POSSONO SERVIRE DUE PADRONI… O DIO O MAMMONA” O DIO O L’EGO.

NEL VANGELO VEDIAMO GESU’ DIRE “SE PUOI ALLONTANA DA ME QUESTO CALICE, MA COMUNQUE NON LA MIA MA LA TUA VOLONTA’ SIA FATTA”

CON QUESTA FRASE GESU’ OFFRE TUTTO SE STESSO AL PADRE, PONENDO CIO’ CHE IL SUO EGO NON DESIDERAVA IN SECONDO PIANO.

EGLI ERA CONSCIO CHE L’EGO AVEVA ALTRI DESIDERI, ALTRE ESIGENZE, MA PER LA SUA COSCIENZA ERA IMPORTANTE FARE LA VOLONTA’ DEL PADRE SUO, METTENDO DA PARTE QUELLA DEL PROPRIO EGO.

IL VANGELO PRESENTA QUESSTA TAPPA ESSENZIALE DEL CAMMINO DI RIGENERAZIONE – LA RESA DI SE’ AL DIVINO – CON UN TONO PIUTTOSTO DRAMMATICO FORSE PER DARE UN MESSAGGIO INCISIVO, POTENTE.

NON E’ NECESSARIO, PERO’, VIVERE O IMMAGINARE DI VIVERE APETTI DAI TONI COSI’ DRAMMATICI PER REALIZZARE L’OFFERTA DI SE’.

QUESTA OFFERTA E’ UNA QUESTIONE DI SCELTE, DI SCELTE CHE COMPIAMO OGNI GIORNO NELLA NOSTRA QUOTIDIANITA’.

QUANDO SIAMO PER STRADA, A LAVORO, IN FAMIGLIA, CON GLI AMICI ED ANCHE QUANDO SIAMO SOLI CON NOI STESSI.

DI FRONTE A UNA QUALSIASI DECISIONE POSSIAMO REAGIRE COME IL NOSTRO EGO CI SPINGE A FARE, OPPURE PROVARE A SONDARE IN NOI STESSI QUALE SIA LA REAZIONE PIU’ IN ARMONIA CON IL DIO IN NOI.

PER POTER UDIRE NELLA NOSTRA COSCIENZA LA FLEBILE VOCE DEL DIO IN NOI DOBBIAMO, PERO’, FAR TACERE IL CHIASSO DI VOCI CHE

FORMANO IL NOSTRO EGO O ALMENO DISTOGLIERE DA TALE CHIASSO L’ORECCHIO DELLA NOSTRA COSCIENZA E DIRIGERLO VERSO LA VOCE CHE PARLA NEL PIU’ PROFONDO DI NOI STESSI.

QUESTO ASCOLTO INTERIORE E’ POSSIBILE SOLO SE LA COSCIENZA SI ARRENDE A DIO, ALL’ALTRO IN NOI.

GRAZIE A QUESTA RESA NUOVE FORZE E POSSIBILITA’, PER REALIZZARE LA RIGENERAZIONE DEL MICROCOSMO CADUTO, SONO OFFERTE AL CANDIDATO.

<<…NON TRATTENERE NULLA PER TE E GUARDA CHE COSA FARA’!
TI MERAVIGLIERAI!>>

SE L’UOMO DA SPAZIO IN SE’ ALLA VOCE DEL DIO CHE VIVE IN LUI, SE SI SFORZA IN TUTTA UMILTA’ DI VIVERE UNA VITA IN ARMONIA CON IL DIVINO IN LUI, SE CREA SEMPRE PIU’ SPAZIO IN SE PER IL PROPRIO DIO, ALLORA QUESTA SUA UMILE OFFERTA VIENE ACCETTATA DA DIO.

<<DI VOLTE SI GETTERA’ NELLA TUA ANIMA, CHE TU SARAI RICOLMO DELLE FORZE DELL’ALTISSIMO…>>

QUESTA RESA DI SE’ AL DIVINO APRE IL CANDIDATO AL CONTATTO CON LE FORZE DIVINE, CHE COLMERANNO LA SUA ANIMA, D’UNA INTERIORE RICCHEZZA INDESCRIVIBILE.

L’ANIMA DI UN SIMILE UOMO CANTA:

<<AFFLUSSO DELLO SPIRITO, COME PENETRI I TUOI CRERDENTI!>>

OGNI FIBRA DI UN TALE UOMO E’ PERCORSA DALL’AMORE DELL’ALTISSIMO, PENETRATA DAL SUO SPIRITO DIVINO.

BUON CAMMINO!

Giu 4, 2010 - Thesaurus Thesaurorum Rosa et Aurea Crucis    Commenti disabilitati su La Conoscenza di Sé

La Conoscenza di Sé

Leggiamo qualche brano estratto dal Primo Libretto del Thesaurus Thesaurorum:

<<L’uomo possiede tutto ciò che tutta la natura e il creato hanno in sé; la sua vita è un fuoco-vita spirituale, poiché egli vivifica tutti gli attimi dello spirito divino, lo anima e lo penetra. Giacché l’uomo non è di per se stesso solo, bensì è e vive nel grande spirito. Poiché l’uomo è stato creato a somiglianza del grande Spirito in Jehova… , si, può disporre della forza secondo la sua anima e il suo spirito, … , e non secondo la carne e la propria volontà inficiata, bensì si fa trascinare da quello; sebbene egli non si possa mai liberare che lo spirito eterno e Jehova potrebbero abbandonarlo. Poiché, se ciò accadesse, perirebbe anche la sua vita… Quindi l’uomo non si può più separare da quello anche quando é disubbidiente. Giacché é immagine del grande creatore. Ma cosa fa l’uomo, se per disubbidienza col piacere della carne si é reso impuro di fronte allo Spinto Eterno? Nient’altro che rinnegare contro coscienza e contraddire colui il quale lo ha creato e ama di tutto cuore; e da se stesso fa una figura simile al diavolo. Giacché egli profana l’immagine dell’Altissimo e lo rende mostruoso. E pensante dunque come possa essere di coraggio allo Spirito Eterno parlare in maniera umana, poiché l’uomo si deve sottomettere di tutto cuore nella propria origine e in Dio, affinché quello abbia in lui l’opera e possa giudicarlo…Tu hai in te tutte le forze superiori e inferiori … Devi agire con Dio e lo spirito di Dio con tè! Egli, il grande Jehova, vuole rinascere attraverso te e dimostrare che é Dio>>.

Questo brano utilizza un linguaggio per molti poco usuale, perché traduzione di un testo la cui origine è nel 1580, ma che ha subito integrazioni fino allla seconda metà del 1700.

Se ci soffermiamo a leggerlo attentamente potremo comunque intuirne la grande portata.

Esso ci rammenta che l’uomo è stato creato ad immagine del Divino e possiene in se tutte le forze. L’uomo, anche nella sua forma caduta è un creatore.

Il processo che nell’uomo porta alla manifestazione di un atto è un processo di creazione.

Come usa l’uomo il suo potere di Creazione?

Se vive la propria vita in costante ricerca del Dio in lui e fuori di lui, se procede sulla via di una progressiva resa del suo ego al Divino, allora apre il suo essere alla forza di Dio che demolisce in lui quanto di erronoe e caduco ha messo radici e rigenera l’Uomo orininale caduto. Il testo infatti dice “poiché l’uomo si deve sottomettere di tutto cuore nella propria origine e in Dio, affinché quello abbia in lui l’opera e possa giudicarlo…”

Se l’uomo, invece, utilizza il suo potere di creazione “secondo la carne e la propria volontà inficiata”, allora egli si oppone al piano di Salvezza, che Dio ha disposto per l’Umanità.

“Ma cosa fa l’uomo, se per disubbidienza col piacere della carne si é reso impuro di fronte allo Spinto Eterno?

Nient’altro che rinnegare contro coscienza e contraddire colui il quale lo ha creato e ama di tutto cuore;

e da se stesso fa una figura simile al diavolo. Giacché egli profana l’immagine dell’Altissimo e lo rende mostruoso.”

L’uomo che vive in disarmonia con le Leggi Divine, profana la propria natura e quindi l’immagine di Dio e, “da se stesso”, ovvero con i propri atti, fa di se stesso una figura (non un immagine) simile al diavolo. La parola diavolo deriva dal latino diabolus che significa diviso.

“… egli profana l’immagine dell’Altissimo e lo rende mostruoso.”

Di fronte alla perfezione dell’Uinità assoluta la divisione è un’aberrazione mostruosa.

L’uomo che agisce in opposizione alla legge d’amore del Logos Eterno, aumenta la propria divisione interiore invece di procedere verso l’unità ove ogni divisione sparisce.

Questo brano da a tutti i cercatori della Verità un messaggio di speranza e un conforto, oltre ad una chiara indicazione di quale deve essere il proprio orientamento di vita:

“Devi agire con Dio e lo spirito di Dio con tè! Egli, il grande Jehova, vuole rinascere attraverso te e dimostrare che é Dio”.

Per mettere in pratica il prezioso consiglio, dobbiamo prima trovare Dio, in noi e fuori di noi.

Dobbiamo imparare a discernere quando un atto nasce dalla nostra “volontà inficiata” o come intuizione di quanto Dio in noi desideri.

I nostri atti sono il risultato di un processo interiore di creazione, che mettiamo costantemente in moto.

Possiamo imparare a discernere, prima di manifestare nell’atto il processo, da dove esso origini e decidere di dare libero corso solo a quanto ha la sua origine in Dio.

In alcuni casi, potra essere necesario osservare impietosamente il risultato, i nostri atti, per comprendere in cosa abbiano avuto origine.

In ogni caso la base per qualsiasi lavoro spirituale è la Conoscenza di Sé.

Buon Cammino!

Mag 24, 2010 - Thesaurus Thesaurorum Rosa et Aurea Crucis    Commenti disabilitati su DOCUMENTI INTERESSANTI

DOCUMENTI INTERESSANTI

DELLA ROSACROCE VI SONO DIVERSI DOCUMENTI. I PIU’ FAMOSI IN ASSOLUTO SONO:

– FAMA FRATERNITATIS (1614)

– CONFESSIO FRATERNITATIS (1615)

– LE NOZZE ALCHEMICHE DI CHRISTIAN ROSENCREUTZ (CRISTIANO ROSACROCE) (1616)

TUTTI COMUNEMENTE ATTRIBUITI ALLA PENNA DI J.V. ANDREAE CON LA COLLABORAZIONE DEI MEMBRI DEL CIRCOLO DI TUBINGA.

VI SONO PERO’ ANCHE ALTRI TESTI, MENO NOTI AL GRANDE PUBBLICO MA DI GRANDE INTERESSE.

SEMPRE AD OPERA DELLA PENNA DI ANDREAE, COMPARVE ANCHE “LA REPUBBLICA DI CRISTIANOPOLI” (1619)

IN ITALIA CIRCOLO’ ANCHE UNA STESURA MANOSCRITTA DELLE “OSSERVATIONI INVIOLABILI DA OSSERVARSI DALLI FRATELLI DELL’AUREA CRUCIS O VERO DELL’AUREA ROSA PRECEDENTI LA SOLITA PROFESSIONE” (CONSERVATO NELLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI.) (1678)

INTERESSANTE NOTARE CHE NEGLI STATUTI NAPOLETANI E’ SCRITTO CHE SINO “ALLL’ANNO 1542 E 43, ERANO VENUTI IN TANTO POCO NUMERO…” COME A SUGGERIRE CHE GLI STATUTI ATTUALI ERANO UNA RIVISITAZIONE DI ALTRI PIU’ VECCHI. DATANDO LA NASCITA DELLA FRATERNITA’ A PRIMA DEL 1542.

SUCCESSIVAMENTI VEDIAMO LA PUBBLICAZIONE IN GERMANIA AD OPERA DI SAMUEL RICHTER (SINCERUS RENATUS) DI UN ANALOGO TESTO CHE SEMBRA ESSERE DIRETTA DERIVAZIONE DI QUELLO NAPOLETANO. (1710)

PIU’ TARDI L’EUROPA VIDE LA COMPARSA ANCHE DELLE “FIGURE SEGRETE DEI ROSACROCE”. (1789)

FRA I TESTI MENO NOTI VI SONO ANCHE:

– GOLDEN CREUTZ ODER BREVIARIUM CONFRATERNITAS A: ET R: C: (XVII° SEC)

– THESAURUS THESAURORUM A’ FRATERNITATE ROSAE ET AUREAE CRUCIS TESTAMENTO (1580)

ALCUNI DI QUESTI SCRITTI SONO PROPRIAMENTE ALCHEMICI MENTRE GLI ALTRI HANNO UN CARATTERE SIMBOLICO MENO LEGATO ALL’ALCHIMIA.

COME NEL CASO DELLA COMMEDIA DI DANTE, QUESTI TESTI SI RIVOLGONO A UN PRECISO PUBBLICO DI LETTORI.

DANTE, PER ESEMPIO LO DICHARA APERTAMENTE NEL VERSO:

“O VOI CH’AVETE LI ‘NTELLETTI SANI, MIRATE LA DOTTRINA CHE S’ASCONDE SOTTO ‘L VELAME DELLI VERSI STRANI” INFERNO (IX, 61-63)

QUESTO E’ ANCHE IL CASO DI TUTTI I TESTI SOPRA CITATI, SIANO ESSI DI STAMPO ALCHEMICO O MENO, ADOMBRANO UNA DOTTRINA CHE VA OLTRE LA LETTERA, CHE SOPRATTUTTO IN QUELLI ALCHEMICI, E’ TORTUOSA E VELA A COLORO CHE NON HANNO “GLI INTELLETTI SANI” LA SUA VERA ESSENZA.

DIETRO A STRANI PROCESSI O ASTRUSE FORMULE SI TROVA UN PROCESSO TUTTO INTERIORE DI RESA DELL’UOMO EGO AL DIVINO IN LUI. QUESTI TESTI DANNO DELLE INDICAZIONI CONCRETE IN TAL SENSO, VERI E PROPRI CONSIGLI SU COME AFFRONTARE LA PROPRIA QUOTIDIANITA’ PONENDO IL CRISTO, SIA QUELLO INTERIORE SIA QUELLO COSMICO, AL CENTRO DELLA NOSTRA ATTENZIONE.

NEI SECOLI E FORSE E’ ANCORA OGGI IL CASO, MOLTI UOMINI SI MISERO A SEGUIRE ALLA LETTERA LE RICETTE, CONTENUTE IN LIBRI O MANOSCRITTI E COME RICORDA ARNALDO DA VILLANOVA, NEL SUO LIBRO DEL PEERFETTO MAGISTERO, NON GIUNGERONO A NULLA SE NON A SCONTRARSI CON IL FALLIMENTO DELLE LORO ILLUSIONI.

SUI SUDDETTI TESTI E’ STATO DETTO TANTO, PURTROPPO POCHI HANNO PENETRATO IL LORO VERO SENSO INTERIORE.

PROSSIMAMENTE PUBBLICHEO’ QUALCHE ESTRATTO ANCHE DEL THESAURUS THESAURORUM A’ FRATERNITATE ROSAE ET AUREAE CRUCIS TESTAMENTO, CON QUALCHE COMMENTO.

BUON CAMMINO!