C.R.C., il Fratello P.A.L e il Santo Sepolcro
riprendiamo lo studio della fama fraternitatis, approfondendo una breve frase che è d’una grande profondità.
“Per la sua povertà (sebbene discendesse da nobile famiglia) all’età di cinque anni fu messo in convento, dove imparò il greco e il latino. Ancora adolescente, venne affidato (dopo molto supplicare) al Fratello P.A.L., che aveva deciso di visitare il Santo Sepolcro.”
Cristiano Rosacroce rappresenta il prototipo dell’uomo, che dal suo stato di caduta muove verso la rinascita spirituale.
Egli fu messo in convento a causa della sua povertà, nonostante discendesse da nobile famiglia.
L’uomo, creato dal Padre, era un essere glorioso e nobile, perché figlio dell’unico vero Re, il Logos Eterno.
Con la sua disobbedienza alle leggi del Logos, egli cadde in disgrazia.
Seppur di nobile discendenza si ammantò della più profonda povertà, la povertà di Spirito.
All’età di 5 anni fu messo in convento.
Cosa significa?
Il convento è un luogo di studio e preghiera. l’uomo può entrare in quest’ordine di vita solo dopo aver maturato uno stato di coscienza che gli consenta di percorrere il cammino.
Cinque è il numero di Marte, che rappresenta la volontà, ma è anche il simbolo della quintuplice anima umana, venuta ad esistenza a motivo della divisione dell’uomo dal divino.
Il cinque rappresenta anche quello stato di maturità in cui l’uomo può unirsi al divino in e fuori di lui, purché lo voglia veramente e sia disposto ad arrendersi ad esso.
In questo convento Cristiano Rosacroce apprese il Greco ed il Latino. Questo significa che il nostro amato Padree E Fratello, riprese il filo con gli antichi misteri d’occidente.
Questo però non era sufficente per poter delineasre un cammino in accordo con i tempi.
” Ancora adolescente, venne affidato (dopo molto supplicare) al Fratello P.A.L.”
L’adolescenza è il momento di passaggio fra la fase del bambino e quella del giovane adulto.
Nell’ordine massonico 5 anni è l’età del compagno d’arte, noto anche col nome di lavorante.
Il compagno impara a lavorare al piano tracciato dal Maestro ma non è ancora in grado di tracciare da sé le tavole architettoniche.
L’acronimo del Fratello a cui viene affidato Cristiano Rosacroce è P.A.L.
In Ebraico lo protremmo rendere con le lettere Pe. Aleph. Lamed. che valgono rispettivamente 60, 1 e 30.
La cui somma algebrica è 91.
9 è il numero che rappresenta l’umanità e 1 la divinità.
La somma algebrica dei due da 10 che si riduce ad 1.
Quando la divinità si unisce alla materia nel giusto modo, ovvero quando la materia si arrende al divino, la materia si fonde nel divino e diviene uno con esso.
Nel racconto è detto che Il Fratello P.A.L era diretto al “Santo Sepolcro”.
Il giovane Cristiano Rosacroce, dietro sua insistenza, fu affidato, appena adolescente, ad un “Fratello” impegnato in un lavoro di resa di se al divino, un lavoro volto a fondere la materia nel divino.
In un simile stato d’essere, tale fratello aveva diretto la sua vita verso il “Santo Sepolcro”.
Di che si tratta?
Cos’è questo “Santo Sepolcro”?
Si tratta della parte più profonda del proprio microcosmo, ove è sepolto, sotto innumerevoli veli materiali, Colui che Giace come morto, il principio del vero Uomo Divino Originale, l’Altro in noi.
Questo principio Divino originale è prigioniero della Materia, è come un uomo preso nelle sabbie mobili e immerso fino alla testa.
Un simile uomo non è morto ma non può muoversi e in tale stato soffre.
Il Fratello P.A.L., muore a Cipro.
Cipro è l’isola ove Afrodite soleva fare il bagno. Afrodite è la dea dell’Amore identificata, in seguito, con la sua equivalente romana Venere.
Il giovane Compagno deve ora dimostrare di poter divenire un Maestro e la sua guida lo abbandona a Cipro, ovvero, nel momento in cui egli può essere direttamente sotto l’influsso, non più mediato, dell’Amore divino.
Nel vangelo leggiamo che Gesu disse ai suoi discepoli:
“è bene che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore”
Sulla base della preparazione acquisita e grazie all’influenza dell’Amore divino deve trovare da se la strada per giungere al regno del Padre, per poi tornare verso gli uomini in modo soccorrevole.
Buon Cammino!