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Il Teorema di Pitagora – Aspetti Esoterici

 

Pitagora 1.jpg

Nelle Logge del Rito Scozzese Antico ed Accettato l’Ex Maestro Venerabile indossa un gioello che rappresenta il Teorema di Pitagora.

Mi sono domandato per quale motivo il teorema sia entrato a far parte dei simboli usati nei gioielli massonici. Mi sono chiesto quale insegnamento potesse trasmettere, all’Iniziato, il Teorema di Pitagora.

E’ necessario premettere che per I Pitagorici i numeri pari erano imperfetti e i dispari perfetti. Fanno eccezione a questa suddivisione:

          0 perché non considerato numero,

          2 perché non considerato numero ma inizio dei numeri pari.

          4 perché primo dei numeri pari.

–      6 perché associato a Venere che era un simbolo di bellezza e perfezione

Per proseguire è necessario spiegare brevemente cosa siano le Terne Pitagoriche.

Una terna pitagorica è una terna di numeri naturali a, b, c tali che a2 + b2 = c2.

Questo significa che in un triangolo rettangolo avente lati interi deve corrispondere una terna pitagorica, ed ovviamente ad ogni terna pitagorica corrisponde un triangolo rettangolo.

Le Terne pitagoriche originali, i cui cateti sono al disotto di 100 sono quelle riportate nella tabella seguente:

 

 

( 3, 4, 5)

( 5, 12, 13)

( 7, 24, 25)

( 8, 15, 17)

( 9, 40, 41)

(11, 60, 61)

(12, 35, 37)

(13, 84, 85)

(16, 63, 65)

(20, 21, 29)

(28, 45, 53)

(33, 56, 65)

(36, 77, 85)

(39, 80, 89)

(48, 55, 73)

(65, 72, 97)

 

 

Se consideriamo le terne Pitagoriche, vediamo come il primo ed il secondo cateto possano essere, l’uno o l’altro, pari uno e dispari l’altro. Questo non vale per l’Ipotenusa che è sempre dispari.

Un triangolo si dice rettangolo perché fra i due cateti vi è un angolo retto, ovvero, un angolo di 90° .

90 è il prodotto di 9 x 10, dove 9 è un simbolo di rigenerazione e secondo alcuni commentatori anche di Giustizia, mentre il 10 è simbolo della Perfezione, della sublimazione, è il compimento di ogni cosa.

Quindi l’angolo retto è il simbolo di quella rettitudine, derivante dalla volontaria sottomissione alla giustizia divina, ed alla sua legge, che porta alla rigenerazione, alla sublimazione, al compimento di ciò che è giusto. Questo significa, in poche parole, la rigenerazione dell’uomo, il suo ritorno allo stato d’Uomo divino originale.

Il Triangolo è una figura piana e quindi espressa con due dimensioni, su di un piano, tipicamente base (orizzontale) ed altezza (verticale), congiunti da una diagonale.

 

Prendiamo ad esempio la prima delle Terne Pitagoriche 3,4,5 che è l’unica nella quale tutti i lati del triangolo sono entro la decina, che rappresenta, come abbiamo visto, la sublimazione.

Osserviamo uno ad uno i numeri che la compongono.

Il 3 è un numero perfetto, è il primo dei numeri dispari e rappresenta la sintesi di monade e diade ( la diade è la quale è un principio generatore ed esteriorizza la Monade entro lo spazio ed il tempo). Il 3 si esprime, geometricamente, con il triangolo. Il tre conclude la terna dei numeri naturali 1,2,3 per i quali si osserva che la loro somma è uguale al prodotto. 1+2+3 = 6 e 1x2x3=6, che abbiamo detto essere legato a Venere, nella sua veste di simbolo di Bellezza e Perfezione.

 

Quindi vediamo la monade, Dio, unito alla manifestazione nello spazio e nel tempo. 

 

Il 4 è il primo numero pari, è un numero perfetto, anche se pari, perché dal suo sviluppo si ottiene la decade, la Tetraktys. Il Quaternario nasce dall’unione della monade 1 col ternario 3. Anche il quattro rappresenta, per i pitagorici la giustizia.

Il 5, è l’unione della diade con il ternario; è il risultato dell’azione spirituale, è il simbolo dell’armonia.

L’enunciato del Teorema di Pitagora dice:

In un triangolo rettangolo, l’area del quadrato costruito sull’ipotenusa è equivalente alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui due cateti.

Pitagora 2.jpg

 

 

 

 

 

Dato un triangolo rettangolo di lati a, b e c, indicando con c la sua ipotenusa, con a e b i suoi cateti, il teorema si esprime con la seguente equazione:

pitagora 3.jpg

 

Risolvendo per c:

 

pitagora 4.jpg

 

Poniamo a= 3, b= 4

c2 = 32 + 42 = 9 + 16 = 25 da cui deriva che

 

Pitagora 5.jpg= 5 = C

 

Il Teorema di Pitagora applicato alla prima Terna pitagorica vede il Ternario, come proiezione della Monade nella Diade, la natura della generazione, fare un angolo retto (ovvero, subordinato alla giustizia divina, che contiene la possibilità di rigenerazione e di sublimazione di ogni cosa) con la Tetrade, base della manifestazione, simbolo anch’essa di giustizia, il cui sviluppo manifesta la Tetraktys che è la sintesi dell’universo, nel suo stato perfetto. La somma dei quadrati costruiti sui cateti, è il quadrato dell’ipotenusa, la cui radice quadrata esprime il risultato armonico dell’azione spirituale che, quando è applicato alla Diade, grazie alla capacità generatrice di quest’ultima, può manifestare la sintesi dell’universo il tutto nella sua completezza, la natura sublimazione nello stato della Divina Perfezione.   

Abbiamo visto che, in generale, per i pitagorici i numeri pari erano imperfetti, mentre i dispari perfetti.

Quantunque uno dei due cateti sia sempre pari e quindi imperfetto vediamo come, grazie alla possibilità di rigenerazione, offerta dal logos, e all’obbedienza liberamente accettata alla Legge Divina, l’imperfetto possa essere sublimato, giungere a compimento, nell’ipotenusa che è sempre dispari e quindi perfetta.

Vediamo, così, che l’Uomo, e la sua realtà, possono unirsi a Dio e trascendere il proprio stato d’imperfezione, mediante una vita, in resa di sé al Divino, in uno stato d’essere in armonia con la Legge Divina. Il risultato di un tale orientamento di vita è una nuova Armonia nella quale l’Anima può incontrare lo Spirito.

 

Buon Cammino!

Il Teorema di Pitagora – Aspetti Esotericiultima modifica: 2012-05-18T17:05:00+02:00da cubica-rc
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