Nov 28, 2010 - Frammenti    6 Comments

IL GUARDIANO DELLA SOGLIA

chi è, o meglio, cos’è il guardiano della soglia?

 

non è facile spiegarlo e nemmeno capirlo.

 

il guardiano della soglia è così definito, poiché è l’ultimo vero ostacolo, per il candidato ai misteri, posto davanti all’ingresso in nuovo stato di vita.

 

per capire cosa sia questo guardiano dobbiamo iniziare parlando dell’uomo e delle sue tendenze fondamentali.

 

vi sono due tendenze fondamentali una è quella mistica e l’altra quella occulta, quella che si suol chiamare, a torto, esoterica.

 

tutti gli uomini sono mossi fra queste due tendenze, chi più da una parte, chi più dall’altra e chi nel mezzo.

 

fate, però, attenzione a non cadere nel tranello rappresentato dal significato più comune attribuito alle parole “Mistico” e “occulto”/”occultista”.

 

generalmente si parla di “mistico” quando ci si riferisce ad una persona estremamente religiosa, mentre si definisce “occultista” una persona dedita alle arti magiche.

 

questa classificazione è piuttosto semplicistica. Anche uno scenziato positivista è un occultista, mentre un ateo idealista che porta avanti le idee umanitariste del movimento ideologico che segue, può essere a buon diritto definito mistico.

 

in generale l’approcco occultista è quello di chi ha necessità di comprendere e poter dimostrare a se’ ed agli altri le leggi fondamentali di un determinato ambito, mentre il mistico è il puro idealista.

 

vi sono, poi, casi di scenziati (occultismo) che poggiano il loro lavoro di ricerca su un ideale astratto (misticismo) e che, quindi, in un certo senso si trovano a metà fra i due approcci.

 

Dopo questa breve distinzione delle due tendenze fondamentali torniamo al guardiano della soglia.

 

Il guardiano della soglia è una parte del microcosmo divino originale nel quale esistiamo.

 

si tratta di uno dei tre nuclei dell’uomo divino originale.

 

purtroppo con la caduta dallo stato di vita divino, l’uomo originale fu snaturato.

 

i tre nuclei erano: uno positivo, uno negativo ed uno neutro.

 

in alcuni fu distrutto il nucleo positivo ed in altri quello negativo.

 

Il genesi ricorda questa fase quando parla della creazione della donna dal fianco di adam. sia chiaro che in questo caso quando di parla di positivo e di negativo non si intende buono e cattivo, ma solo l’opposta E complemenatre polarità necessaria alla manifestazione.

 

quello che si suol chiamare guardiano della soglia è in effetti il terzo nucleo, di polarità neutra.

 

Questa sua neutralità è la ragione per la quale, a causa della caduta, esso è divenuto preda delle forze decadute della contronatura in cui viviamo.

 

anzi ne è divenuto uno specchio.

 

questo terzo nucleo è chiamato nell’insegnamento della rosacroce moderna, con il nome di “essere aurale” o “io superiore”.

 

è chiamato io superiore perché costituisce l’impronta sulla quale verrà creato l’io inferiore ad ogni nuova nascita.

 

l’io inferiore, nel corso della vita, rappresenta lo strumento con il quale le esperienze, che sono manifestazioni delle leggi di questa contro-natura, vengono incise nell’io superiore.

 

così il cerchio si chiude.

 

Esso è a tutti gli effetti il Dio naturale dal quale origina la personalità materiale.

 

Questo nucleo ha subito a tal punto il nefasto influsso della natura della morte da divenire una specie di automa contenente due aspetti. Un aspetto è positivo, buono e l’altro negativo, cattivo.

 

Questo essere aurale è buono quanto voi siete buoni e cattivo quanto voi lo siete.

 

Quando una persona con attitudini fortemente mistiche, nel senso più comune del termine, vede apparire davanti ai suoi occhi, come visione, il santo al quale è devoto o la tal figura religiosa di qualsivoglia testo o religione alla quale volge le sue preghiere, Egli non vede altro, che il proprio essere aurale che prende la forma delle sue aspirazioni mistiche.

 

Questa attitudine porta ad una progressiva e stretta unione con l’essere aurale.

 

Queste persone sono l’esempio di un legame stretto fra l’io inferiore, l’io astrale della personalità, e l’io superiore, l’essere aurale. Un legame così stretto da essere quasi indissolubile e che potrà durare per diverse incarnazioni prima di poter essere interrotto, sempre che ciò sia più possibile.

 

Edward bulwer lytton nel suo capolavoro “zanoni” parla dell’esperienza del tipo d’uomo con tendenze prevalentemente volte all’occultismo. PER QUESTO MOTIVO l’ambientazione e le immagini, usate per rendere i significati, sono legate alla ricerca occulta, all’iniziazione ai misteri della vera scienza.

 

il guardiano della soglia vi è descritto come un essere sinistro, strisciante, ammantato di un nero mantello, dotato di cappuccio, dal quale solo gli occhi inquietanti e pieni di malizia traspaiono.

 

Glyndon trasgredisce alla raccomandazione di Megnur e compie un operazione per la quale non è pronto.

 

ad un certo punto, vede apparire di fronte a se’ una sinistra figura:

 

<< Lo si sarebbe potuto dire una testa umana coperta da un velo nero, attraverso del quale brillavano di uno splendore livido ed infernale occhi tali che gelarono il neofita fin’ alle midolla. Ecco quello ch’egli potè distinguere del volto del mostro due occhi dallo sguardo insostenibile. Ma il terrore sovrumano ch’avealo invasato centuplicossi quando, dopo un istante di riposo, il fantasma entrò lentamente nella stanza. La nuvola indietreggiò innanzi a lui; le lampade scintillanti impallidirono ed il loro bagliore vacillante tremolò al vento del suo passaggio[xv].

 

La figura generale del mostro era velata come il viso; essa non si muoveva come i fantasmi che rassomigliano ai viventi, ma sembrava invece strisciare come un immenso e deforme rettile. Alla fine fermossi ed accoccolossi vicino alla tavola sulla quale posava il mistico volume; poi attraverso il velo semitrasparente, fissò nuovamente gli occhi dardeggianti sul temerario che l’avea, a sua insaputa, evocato. L’immaginazione più fervida e più fantastica di monaco, o di pittore de’ primi secoli dell’arte strana dei popoli nordici non sarebbe stata capace di dare al volto d’un demone quell’espressione di fatale malizia, che con quei due soli occhi parlava all’anima spaventata di Glyndon. Tutt’ il resto del corpo era oscuro ed avviluppato da un velo o piuttosto da un lenzuolo fluttuante e vago, e rassomigliava alle larve[xvi] dagl’indecisi contorni. Ma in quello sguardo sì fulminante, e sì livido e pur nondimeno sì vivente vi era un non so che d’umano nell’espressione d’odio e d’ironia che manifestava; aveva qualche cosa che provava non es­sere l’orribil’ombra un semplice spirito, ma avvicinarsi alla materia così da farsi riconoscere dalle creature mortali per loro esiziale nemico.

 

Glyndon colla strozza serrata dal terrore appoggiò convulsamente la mano al muro per non cadere; e co’ capelli irti e gli occhi schizzantigli dalle orbite, non riuscì a staccare lo sguardo da quello spaventevole del mostro. E, mentr’era inchiodato in quel posto, l’immagine gli parlò! Fu l’anima, piuttosto che l’orecchio di Glyndon, quella che comprese le parole pronunziate:

 

« Tu sei entrato nella regione illimitata. Io sono il guardiano della soglia. Che vuoi da me? Non rispondi? Hai forse paura di me? E che, non son io l’amor tuo? Non è per me ch’hai rinunziato alle gioie della tua specie? Vorresti forse la sapienza? Io possiedo la sapienza d’innumeri secoli! Baciami, mio mortale amante ».

 

E, dicendo queste parole, l’orribile fantasma si trascinò fin presso di lui, strisciò al suo fianco e col proprio alito gli sfiorò la guancia! Glyndon diede un acuto grido, cadde a terra tramortito e perse la conoscenza di quanto avveniva intorno a lui.>>

 

Glydon è costretto a pagare le conseguenze dei suoi atti, il suo forzare la situazione si riperquote fin nei suoi affetti più cari.

 

Egli stesso diviene funesto per le persone che ama.

 

Glydon non è certo uno sprovveduto e nemmeno un ignorante, egli difatti è in grado di tradurre le istruzioni cifrate, è un esperto di cabalà e di alchimia, ma questo non basta per potersi definire adeguati all’iniziazione.

 

Un altro personaggio inadeguato all’iniziazione è Il principe Visconti, erede del casato dei Visconti. un suo antenato fu iniziato da megnur ma fu portato alla rovina perché, preda del proprio orgoglio, fece cattivo uso dei doni dell’iniziazione. anche il principe farà una brutta fine a causa di questa setssa tara ereditaria.

 

 

 

Viola, moglie di zanoni subisce involontariamente gli effetti dell’elisir e ne rimane scioccata. essa è l’immagine di colui o colei che non solo è inadeguatA all’iniziazione ma nemmeno la desidera. essa è troppo legata alla superstizione.

 

megnur, maestro ed amico di zanoni non perde occasione per metterlo in guardia sulle debolezze dell’uomo.

 

zanoni, però, si avvicina sempre più alla realtà degli uomini.

 

Megnur spiega questa tendenza di zanoni con la giovane età nella quale egli ha rinunciato al mondo per l’immortalità.

 

zanoni seppur si era dimostrato degno dell’iniziazione al punto di ricevere i misteri dell’ordine fino a divenire immortale, in fondo in fondo, non era ancora maturo per un simile destino.

 

prima di rinunciare alla morte doveva comprendere cosa fosse.

 

man mano che zanoni penetrava nel mondo dei mortali si distanziava sempre più da quello divino.

 

divenne infine preda delle passioni al punto di cedere all’offerta del Guardiano della soglia, dopo aver tentato in tutti i modi possibili di salvare la moglie e il figlio da morte certa per effetto di una malattia.

 

zanoni cerca di evocare ado-ai, un figlio del raggio stellare, ma al suo posto appare il guardiano della soglia.

 

al principio zanoni lo fronteggia spavaldo:

 

<< Ma io ti vedo senza timore! >>

 

pian piano il guardiano s’insinua e rivolgendosi a zanoni dice <<… come schiavo ti servirò. comanda al tuo schiavo, o caldeo!…>>

 

zanoni, preso dal suo amore terreno per viola ed il figlio, comincia a cedere <<Oh, viola mia, io non ti posso salvare!>> … <<il mio amore per te mi ha reso impotente!>>

 

il sinistro fantasma offre a zanoni una speranza, oh che illusione <<Non del tutto (impotente) però: io posso ancora donarti l’arte di salvarla; io posso mettere la guarigione nella tua mano!>>

 

<<Per entrambi? neonato e madre… entrambi?

 

<<Entrambi!>>

 

<<Mi arrendo!… Madre e figlio: salva entrambi!>>

 

Zanoni vuole forzare il destino, seppur consdapevole che non sia concesso farlo. Per fare questo pretende persino di avre l’aiuto delle forze divine. la sua preghiera è una preghiera umanamente comprensibile ma pur sempre egoistica e non può che portare a se’ le forze di questa natura a mezzo dell’io superiore, da essa dominato.

 

nulla di quanto ottenuto con le forze di questa natura corrotta e decaduta può avere carattere duraturo e zanoni lo scoprirà molto presto. il suo peccato fa parte di quelli che non possono essere rimessi e vanno espiati.

 

Nella disperazione della sua situazione Zanoni ritrova il coraggio di guardare dentro di Se’, riconosce il suo errore, e si libera dalla schiavitu del guardiano della soglia.

 

egli riacquista, così, totalmente i suoi poteri ed a questo punto si pone una nuova scelta.

 

la sua prigionia e quella della sua famiglia sono il risultato dei suoi atti E solo rinunciando ad usare i suoi doni per salvarsi può espiare il suo peccato e salvare, così, i suoi cari dal destino che lui ha dato loro.

 

molti sono i modi e gli aspetti con i quali, il guardiano della soglia, tenta di dominare l’io.

 

nel romanzo “zanoni”, il guardiano della soglia è presentato come uno strisciate spettro che appare dinnanzi agli occhi dei teurgo. certo non si tratta di esperienze comuni a tutti gli uomini.

 

il guardiano della soglia, però, comunica nondimeno con ciascuno di noi e forse in un modo ancora più subdolo. egli spinge, infatti, l’io a pensieri e comportamenti coerenti con la propria volontà, agendo attraverso inconscio e subconscio.

 

di questo tipo d’influenza l’io non è appunto cosciente.

 

solo con un’attenta osservazione di sé è possibile cogliere che il movente di un pensiero o di un atto non sta in una libera decisione della coscienza, ma su un piano molto più profondo e sconosciuto.

 

in alcuni casi, se l’aziomne subdola non è sufficiente, può anche accadere che l’io superiore si palesi apertamente in modo molto simile a quello del romanzo, nell’ambito della vita onirica.

 

nel caso di persone spiccatamente mistiche, esso può agire mostrandosi, in forma di visione agli occhi del soggetto, come il santo o il dio a cui tale mistico naturale è devoto, come si diceva nell’apertura di questo scritto.

 

Tali immagini, antropomorfe, sono solo illusorie. l’io superiore non ha forma umana, esso è un nucleo formato da linee di forza e punti magnetici. visto che questa sua natura è capace d’influenzare la coscienza attraverso inconscio e subconscio, ma poco si presta ad un contatto diretto con essa, l’essere aurale in questo caso deve assumere una forma riconoscibile da questa.

 

Sia che si manifesti attraverso inconsio e/o subconscio, sia che usi una immagine antropomorfa come mediatore con la coscienza, esso prova a forzare l’uomo ad agire in armonia con le forze corrotte della contro-natura e quando la coscienza rischia di affrancarsi dal suo potere, esso la tenta con quanto l’uomo può desiderare. Agisce sulle sue brame e sulle sue paure, promettendogli la soddisfazione delle prime e l’affrancamento dall’oggetto delle seconde.

 

In ogni caso esso non agisce sotto la spinta di una volontà propria ma come obbediente servo (o meglio asservito) delle forze della natura decaduta in cui viviamo.

 

Con un attenta osservazione di sé e un costante orientamento sul divino in noi, percorrendo un autentico cammino spirituale di liberazione, la coscienza può pian piano liberarsi dai condizionamenti che l’essere aurale attua costantemente.

 

BUON CAMMINO!

 

 

Bibliografia per approfondire:

 

l’uomo nuovo – Jan van Rijckenborgh – Ed. Lectorium Rosicrucianum;Il Mistero della vita e della morte – Jan van Rijckenborgh – Ed. Lectorium Rosicrucianum;Zanoni – E.B Lytton – Edizioni TEA; IL Guardiano della soglia – Pietro Bornia (con introduzione di giuliano kremmerz)

 

N.b.: Lo stile linguistico delle citazioni di brani di Zanoni, non è omogeneo, perche’ sono state tratte in parte dall’edizione dellla TEA e in parte dal testo di BOrnia.

 

IL GUARDIANO DELLA SOGLIAultima modifica: 2010-11-28T00:02:00+01:00da cubica-rc
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6 Commenti

  • Ciao vorrei sapere di piu’ su chi e’ il guardiano della soglia?

  • Ciao Rossella,

    come scritto nel post il Guardiano della Soglia è quello che, nell’insegnamento rosicruciano moderno si chiama anche “Essere Aurale” o “Io Aurale”. Per usare un linguaggio più comune lo possiamo definire anche “Io superiore”.
    L’uomo originale, creato da Dio, emanato dal Logos, era un essere avente tre nuclei.
    Uno positivo, uno negatico ed uno neutro.
    A causa delle sue scelte, del suo modo di utilizzare le forze e possibilità divine, che il suo stato offriva, una parte d’umanità originale iniziò a degenerare.
    Questa degenerazione arrivò al punto in cui uno dei due nuclei, aventi polarità, fu espulso dal microcoso (ovvero l’uomo divino originale).
    Questa nuova creatura, possedeva quindi un nucleo polarizzato ed uno neutro.
    Non si deve vedere, però, questa caduta come un fatto accaduto in pochi istanti, ma come un lento processo di degenerazione.
    Come sappiamo quando un gruppo umano inizia a degenerare porta a degenerazione anche il proprio habitat.
    L’ambiente, in cui questo grupp vive, diviene sempre più malsano e dannoso per il gruppo stesso.
    La conseguenza è che l’ambiente così divenuto ostile al gruppo che lo abita contribuisce ad abbrutirne sempre più i membri, che conseguentemente degenerano ulteriormente l’habitat stesso. Ed il cerchio si chiude. Si tratta di un circolo vizioso!
    La stessa cosa accadde ai microcosmi che caddero dallo stato di uomo divino originale. Questa loro lenta caduta, generò un habitat conseguente, che iniziò ad influire sulla loro stessa degenerazione ecc…
    Come fa l’habitat ad influire sui microcosmi caduti?
    Condizionando il polo “neutro” del microcosmo, ovvero l’Essere Aurale o Io Superiore, che poi influenza l’Io inferiore, l’ego propriamente detto.

    Il termine “Guardiano della Soglia” è impiegato per designare l’Essere Aurale, in rapporto all’Iniziazione.
    Esso infatti, è l’ultimo ostacolo che si frappone fra l’Iniziato e la sua rigenerazione, la sua reintegrazione nel Campo di Vita del Padre, nel Regno Divino.

    Prova ora a rileggere il post e forse ti sarà più chiaro chi o cosa sia il Guardiano della Soglia.

    Se dopo aver riletto il post hai altre domande specifiche, o qualcosa non ti è ancora chiaro, scrivi pure come commento le tue domande o osservazioni.

    Buon Cammino!

  • Grazie per questo post sul Guardiano della Soglia.

    Il guardiano dunque coincide con il cosiddetto Io Superiore, il quale rispecchia la nostra natura (“Questo essere aurale è buono quanto voi siete buoni e cattivo quanto voi lo siete”).

    Finora, ogni volta che ho sentito parlare di Io Superiore, è sempre stato con un’accezione “positiva”: se ne parla sempre come se, in pratica, fosse la parte migliore di noi o addirittura la parte divina, quella che ci spinge sempre verso decisioni in armonia con il piano universale.

    Comprendo ora che una tale spiegazione è erronea e anche molto fuorviante!
    L’io superiore appartiene dunque ancora al mondo illusorio del SE’, che di divino… in pratica….non ha nulla!

  • Ciao Marcella,

    hai afferrato il nucleo della questione, anche se ad onor del vero l’Essere Aurale, è in linea di principio una parte dell’Uomo Divino Originale che, però, essendo per sua natura neutro, è divenuto schiavo di questa natura decaduta. Quindi a tutti gli effetti, allo stato attuale delle cose, serve “il mondo illusorio del SE'”. Quanto proviende da questo Essere Aurale, l’Io Superiore, non è in armonia con il Divino ma con le forze decadute di questa contro-natura in cui viviamo.

    Distaccandoci dall’illusione che quanto proviene dall’Io superiore sia qualcosa di divino, la nostra osservazione di noi stessi può portarci ad una più vera e profonda conoscenza di sé, ed a sentire in noi la nostalgia di uno stato d’essere che il microcosmo che abitiamo manifestava in un lontano passato.

    Buon Cammino!

  • Buon giorno
    Michiamo Rossella
    e mi occupo di massaggi posturali

    Vorrei sapere perche’ ho avuto una coincidenza con il guardiano della soglia e perche’ l’ho incontrato?

    sto passando un periodo d’avvero incredibile che cosa mi consigli?

  • Bonasera Rossella,

    non mi è chiaro cosa tu intenda con una “coincidenza” e sopratutto “incontrato” in che senso.

    Sarebbe presuntuoso da parte mia dispensare consigli sulla vita di qualcuno e fra l’altro senza nemmeno conoscerlo.

    Ho aperto questo blog per condividere ciò in cui credo, non sono però un maestro e nemmeno desidero pormi come tale.

    Se c’è qualche parte del post sulla quale desideri dialogare scrivi pure dei commenti e tempo permettendo risponderò nel limite delle mie possibilità.

    Buon Cammino!