LA VIGILIA DI PASQUA

 

 

IN QUESTO POST DESIDERO RIPORTARE UN ESTRATTO DAL LIBRO “IL NUOVO SEGNO” DI JAN VAN RIJCKENBORGH E CATHAROSE DE PETRI, GRAN MAESTRI DEL LECTORIUM ROSICRUCIANUM – SCUOLA INTERNAZIONALE DELLA ROSACROCE D’ORO.

PER CHI FOSSE INTERESSATO IL LIBRO E’ EDITO ANCHE IN ITALIANO E PUBBLICATO DIRETTAMENTE DALLE EDIZIONI LECTORIUM ROSICRUCIANUM.

NON AVENDO A PORTATA DI MANO L’EDIZIONE ITALIANA, MA SOLO QUELLA FRANCESE, E DESIDERANDO

POSTARLO PROPRIO OGGI, HO FATTO UNA LIBERA TRADUZIONE DELL’ESTRATTO DEL TESTO FRANCESE.

 

INIZIA QUI L’ESTRATTO

 

“Una sera alla vigilia di Pasqua, seduto ad una tavola dopo essermi intrattenuto in umile preghiera con il mio Creatore, e dopo aver meditato sui grandi misteri che il Padre della Luce, nella sua Maestà, mi aveva mostrato; pronto a preparare nel mio cuore, insieme al mio caro Agnello Pasquale, un immacolato pane azzimo; tutto ad un tratto si scatenò una spaventosa tempesta, tale che credei che la collina su cui si trovava la mia piccola casa, stesse per crollare sotto tutta questa violenza. Ma nonostante questo, sembrasse un tentativo del diavolo, che già mi aveva tormentato altre volte, non era per me cosa nuova, ripresi coraggio, e continuai la mia meditazione fino a quando qualcuno, mi toccò sulla spalla; fui così spaventato, che riuscii a malapena a guardarmi intorno…”

 

INIZIANO COSI’ LE NOZZE ALCHEMICHE DI CRISTIANO ROSACROCE. SAREBBE IMPOSSIBILE IMMAGINARE UN INIZIO DIVERSO.

E’ UNA SERA ALLA VIGILIA DI PASQUA CHE DEVE COMINCIARE IL PELLEGRINAGGIO DELL’ALLIEVO NELLA SCUOLA CRISTIANA IEROFANTICA. OGNI ALTRO MOMENTO E’ SERIAMENTE SCONSIGLIATO ALL’ALLIEVO.

ALTRIMENTI, PERDEREBBE INDUBBIAMENTE LA TRACCIA DA SEGUIRE; UNA SERIE DI DISGRAZIE LO ATTENDEREBBERO E L’ENERGIA SPRECATA LO FAREBBE SICURAMENTE ARENARE SUL CAMMINO.

<<UNA SERA LA VIGILIA DI PASQUA>>! COSA SIGNIFICA?

SAPETE COSA QUESTA FESTA GENERALMENTE RAPPRESENTA. […] VI SONO ANCHE QUELLI CHE VANNO, LIBERI DAL TEMPO, DALLE DATE, DALLA NATURA O DALLA STORIA, VERSO LA FESTA DELLA PASQUA NEL PRESENTE VISSUTO IN UN NUOVO DIVENIRE COSCIENTE, SUPERIORE ED ETERNO; UNA RISURREZIONE IN QUELLA CHE CHIAMIAMO <<LA VITA NUOVA>>; UNA RESURREZIONE NELLA REALTA’ DI UN ALTRO MONDO CHE LA LINGUA SACRA CHIAMA: <<IL REGNO DI DIO>>.

PER POTER REALIZZARE UNA SIMILE RISURREZIONE, E’ EVIDENTE CHE UNA PREPARAZIONE SIA NECESSARIA, UN PROCESSO ESTREMEMENTE RADICALE. […] COSI COMPRENDIAMO FINO A CHE PUNTO DOBBIAMO LIBERARCI DELLA SUPERFICIALITA’ SE VOGLIAMO AFFERRARE IN UNA CERTA MISURA LE NOZZE ALCHEMICHE DI CRISTIANO ROSACROCE.

IL CAMMINO DELLA SANTIFICAZIONE DEI MISTERI CRISTIANI E’ UN CAMMINO PERFETTAMENTE EVANGELICO, IL CHE SIGNIFICA CHE, PRIMA CHE L’ALLIEVO ABBIA RAGGIUNTO LA <<SERA DELLA VIGILIA DI PASQUA>>, MOLTE COSE DEVONO ESSERE ACCADUTE. PRIMA CHE IL NUOVO SOLE SPLENDA AL SUO ZENIT, IL VECCHIO SOLE DEVE ESSERE INGHIOTTITO DALLE ACQUE DEL MARE DELLA VITA.

PERCIO’, SE LE NOZZE ALCHEMICHE INIZIANO COSI’ LACONICAMENTE CON : <<UNA SERA LA VIGILIA DI PASQUA, ERO SEDUTO ALLA MIA TAVOLA…>>, DOBBIAMO CONSIDERARE CHE UN ARDUO LAVORO HA PRECEDUTO TALE SERA, UN INTENSO LAVORO D’ANNIENTAMENTO DI SE’: LA DEMOLIZIONE DEL VECCHIO SE, L’ESTINZIONE DELLA LUCE DIALETTICA.

 

TERMINA QUI L’ESTRATTO CITATO

 

HO DECISO DI PUBBLICARE QUESTO ESTRATTO PER PORTARE L’ATTENZIONE SU UN DIVERSO ASPETTO DELLA PASQUA, NON LEGATO A DATE O AD ASPETTI CONSUMISTICI TRADIZIONALI (UOVA E COLOMBE PER ESEMPIO).

 

QUESTO EVENTO E’ IN REALTA’ UN SIMBOLO E ANCHE NELLE TRADIZIONI POPOLARI AD ESSO LEGATE SI INTRAVEDE IL RIFLESSO DI UN PIU’ PROFONDO MESSAGGIO.

 

E’ VECCHIA TRADIZIONE FARE LA GITA DI PASQUETTA, UNA GITA FUORI PORTA E FARE UN PIC-NIC OVVERO SI MANGIA AL SACCO. IL TIPICO PIC-NIC CI RIPORTA ALL’IMMAGINE DI UNA TOVAGLIA STESA SU DI UN CAMPO CON I COLORI DELLA PRIMAVERA, CON SOPRA UN CESTO DI VIVANDE E TUTTI I PARTECIPANTI CHE GIOIOSAMENTE MANGIANO ASSIEME QUANTO PORTATO NEL CESTO.

 

QUESTA TRADIZIONALE GITA FUORI PORTA CI RIPORTA, SE OSSERVIAMO CON UNO SGUARDO NON SUPERFICIALE, AD UN SIGNIFICATO MOLTO PROFONDO.

L’ENTRATA NELLA VITA NUOVA, NEL CAMPO DEL REGNO DIVINO, LA POSSIBILITA’ DI GIOIRNE E DI CIBARSI DEI SUOI SANTI ALIMENTI, SULLA SOLIDA BASE DI UN NUOVO STATO DI VITA, IN UN CRESCENTE SVILUPPO DI MAGNIFICENZA IN MAGNIFICENZA, E’ POSSIBILE SOLO DOPO AVER RAGGIUNTO LA RISURREZIONE DELL’UOMO DIVINO ORIGINALE.

 

PRIMA DI POTER CELEBRARE QUESTA GLORIOSA RISURREZIONE DELL’UOMO DIVINO IN NOI, UN LAVORO COSCIENTE DEVE ESSERE SVOLTO.

UN SIMILE LAVORO NON PUO’ ESSERE INIZIATO SE NON QUANDO SI E’ GIUNTI ALLA SERA DELLA VIGILIA DI PASQUA.

 

SI PUO’ GIUNGERE A UN SIMILE MOMENTO DI PREPARAZIONE SOLO GRAZIE AD UN ALACRE LAVORO DI CONOSCENZA DI SE’ E DI RESA DI SE.

 

UNA RESA PROGRESSIVA DELL’EGO AL DIVINO IN NOI.

 

LE NOZZE ALCHEMICHE TESTIMONIANO DELLA VERA RISURREZIONE, DOPO LA QUALE CRISTIANO ROSACROCE NON ABBANDONA IL MONDO E LE SUE MISERIE, MA CONTINUA A VIVERVI SERVENDO IN MODO SILENZIOSO IL GRANDE PIANO DI DIO PER LA SALVEZZA DELL’INTERA UMANITA’ CADUTA.

 

ANCHE I TESTI APOCRIFI CI RACCONTANO CHE GESU’ DOPO LA RISURREZIONE VISSE ASSIEME AI SUOI DISCEPOLI ALCUNI ANNI CONTINUANDO AD ISTRUIRLI SUL CAMMINO DELLA LIBERAZIONE.

 

LA VERA RISURREZIONE NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LA MORTE DELL’INVOLUCRO MATERIALE, DEL CORPO FISICO. LA PASQUA E’ SIMBOLO DELLA RISURREZIONE CHE SEGUE IL PROCESSO DI MORTE MISTICA, OVVERO DI TOTALE RESA DELL’EGO.

 

UN INIZIATO CHE PERCORRE UN SIMILE PROCESSO DI MORTE MISTICA E CONSEGUENTE RISURREZIONE, PUR VIVENDO IN SE’ GRANDI CAMBIAMENTI E UNA RADICALE TRASFORMAZIONE INTERIORE, POTREBBE APPARIRE ASSOLUTAMENTE IL MEDESIMO AGLI OCCHI DI UN OSSERVATORE ESTERNO. EGLI CONDUCE LA PROPRIA VITA APPARENTEMENTE COME TUTTI GLI ALTRI MA IN LUI UN MERAVIGLIOSO PROCESSO SI E’ SVOLTO FINO AL CORONAMENTO DELLA RISURREZIONE.

 

IN LUI IL VECCHIO ADAMO SI E’ RICONOSCIUTO PER QUEL CHE E’ VERAMENTE ED HA DECISO DI SERVIRE IL DIO IN LUI, QUESTA DECISIONE LO HA PORTATO AD AFFRONTARE UNA GRAN QUANTITA’ DI CONFLITTI FRA LA PROPRIA ANIMA DIVINA IN CRESCITA ED IL PROPRIO EGO RESTIO ALLA RESA. E TUTTO QUESTO MENTRE ESTERIORMENTE CONDUCEVA UNA VITA APPARENTEMENTE NORMALE, PREOCCUPANDOSI DI LAVORARE, PAGARE LE BOLLETTE, FARE LA SPESA, CUCINARE, PULIRE CASA ECC…

 

UN BEL GIORNO GIUNGE ALLA TOTALE VITTORIA, IN SE’, DELL’ANIMA DIVINA, E L’EGO SI ESTINGUE COME INDIVIDUALITA’ SEPARATA DA DIO.

 

QUESTA E’LA MORTE MISTICA CANTATA DAI MITI DEI MISTERI!

 

EGLI QUINDI CAMBIA RADICALMENTE LA PROPRIA VITA ED ESTERIORMENTE CONTINUA A LAVORARE, PAGARE LE BOLLETTE, PULIRE CASA, FARE LA SPESA ECC…

 

GRAZIE A QUESTO LAVORO DI TOTALE RESA PUO’ INIZIARE UN LAVORO COSCIENTE PER LA RINASCITA DELL’UOMO DIVINO ORIGINALE.

 

GIUNTO AL TERMINE DI QUESTO LAVORO COSCIENTE, PUO’ CELEBRARE LA GLORIOSA RISURREZIONE DI CUI PAOLO DICE “LA MORTE E’ STATA INGHIOTTITA DALLA VITTORIA, DOV’E’ O MORTE IL TUO PUNGIGLIONE? IL PUNGIGLIONE DELLA MORTE E’ IL PECCATO” E ANCORA “SI SEMINA CORRUTTIBILE E NASCE INCORRUTTIBILE”.

 

CELEBRATA QUESTA RISURREZIONE EGLI PUO’ ORA CONTINUARE A LAVORARE, PAGARE LE BOLLETTE, FARE LA SPESA PULIRE CASE ECC… QUEL CHE CAMBIA NON E’ CIO’ CHE FA ESTERIORMENTE MA CIO’ CHE E’ DIVENUTO INTERIORMENTE.

 

LA SUA VITA E’ TESTIMONIANZA DELLA PROMESSA DI DIO, UNA PROMESSA DI LIBERAZIONE.

 

BUONA PASQUA E BUON CAMMINO!

LA VIGILIA DI PASQUAultima modifica: 2010-04-02T17:53:00+02:00da cubica-rc
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10 Commenti

  • Ma come si fa a riconoscere con certezza ciò che in noi è la voce divina, e ciò che invece è la voce dell’ego? E’ possibile arrivare a credere di aver raggiunto la cosiddetta morte mistica, ma in realtà abbiamo continuato a servire il nostro Io inferiore?
    Chi può darcene la certezza?

    In tale difficoltà, essendo l’equivoco sempre dietro l’angolo, può bastarci la “buona intenzione”, lo sforzo verso la morte mistica, la tensione verso Dio?

  • Ciao Marcella,

    Spesso ci illudiamo che dietro un nostro pensiero, un desiderio oppure un atto vi sia un movente proveniente dal divino in noi, ma se ci osserviamo bene, cercando di cogliere anche le più piccole sfumature che in noi sono legate a questo pensiero, desiderio o atto, possiamo scoprire che la sua origine si trova nell’ego e non nel divino.
    Anche quando il pensiero, il desiderio o l’azione che sia, sembra all’esterno coerente con un intenzione divina, può essere che la sua origine si trovi in un aspetto dell’ego.
    Solo con una vera auto osservazione si può distinguere da cosa siamo spinti ad agire.
    E’ possibile credere di aver raggiunto la “Morte Mistica” e servire, invece, non solo l’Io inferiore ma anche l’Io Superiore. Ma è anche comprensibile che ciò accada o possa accadere, quel che importa è giungere a riconoscerlo e quindi, riboccandosi le maniche, continuare nel percorso di conoscenza di Sé. In fin dei conti se lo abbiamo riconosciuto abbiamo comunque acquisito un importatnte consapevolezza sul reale nostro stato d’essere e questo significa che ci stiamo osservando e che possiamo dare una diversa direzione al nostro percorso interiore.
    Raggiungere questa Resa di Sé al divino, questa Morte Mistica, è un lavoro alchemico e per compierlo è necessario operare in modo scientifico, ovvero secondo un metodo efficace, progressivo e adeguato alle diverse fasi che necessariamente devono susseguirsi per portare sino al raggiungimento dello scopo. Un simile lavoro, se non impossibile e comunque alquanto difficile al difuori di una autentica Scuola dei Misteri.
    Nessuno può darci la certezza di aver raggiunto la totale Resa di Sé. Solo la nostra auto osseervazione può farci vedere la realtà del nostro stato d’essere.
    L’orientamento, la “buona intenzione”, “lo sforzo verso…”, sono la base sulla quale poggiare la nostra auto osservazione.
    Essendo però il nostro quotidiano molto chiassoso, pieno di distrazioni e disturbi “naturali”, per meglio discriminare quanto è dell’ego e quanto è di Dio è un grande aiuto l’apporto di Luce che una “vera” Scuola dei Misteri, offre ai suoi partecipanti. In una tale Luce è puù facile per la coscienza discriminare i moventi ed apprendere come “rendere diritti i sentieri per il Signore”, per il Divino in noi. Attenzione però a non credere che una Scuola dei Misteri possa fare il lavoro al posto nostro, non può pensare, desiderare o agire al posto nostro, essa può solo darci la forza e la Luce necessari al fine che la Coscienza, sulla base di un giusto orientamento, possa discernere.

    Buon Cammino!

  • Grazie per questa risposta, spero possa essere utile anche ad altri come lo è stata per me!

    Un’ultima domanda a proposito di TRASFIGURAZIONE:

    questo traguardo così importante per un anima è sempre durevole e “definitivo”, relativamente all’esistenza in corso o alle esistenze successive, oppure l’individuo può ancora regredire a stati di coscienza o di evoluzione inferiori?

    Insomma, dopo tanto faticoso cammino…. si può sperare in una vittoria definitiva? L’ego è trasceso per sempre o ahimè…. è come uno zombie che ritorna? 😀

  • Ciao Marcella,

    la Trasfigurazione è un traguardo raggiungibile solo con la totale sparizione dell’ego, l’ego deve cedere la guida della personalità al divino in noi.
    L’Io naturale, infatti, è un fenomeno di questa natura venuto ad esistenza a causa della Caduta.
    Ouspensky parlava della nascita in noi di un io, o aspetto dell’io, che funga da “maggiordomo interinale”, ovvero un io in grado di mantenere al loro posto tutti i servitori della casa del Signore, gli altri aspetti dell’io o altri io come dir si voglia. Ma questo maggiordomo è pur sempre “interinale” ad un certo punto nella casa, la personalità umana (formata dai suoi quattro corpi: fisico, eterico, astrale e mentale) deve ritornare a “vivere” il Signore. Nel vangelo vediamo la figura di Giovanni, che grida nel deserto ed ammaestra le folle. Egli vuole rendere diritti, piani, i sentieri per il suo Dio. Giovanni è quell’aspetto in noi che decide di percorrere un cammino e che vi si orienta ed impegna. il nome Giovanni significa “Dio ha avuto misericordia”. Giovanni nasce dalla coppia Zaccaria ed Elisabetta. Lui è un uomo retto ed osservatore della Legge. Il nome Zaccaria significa “memoria di Dio” egli è l’uomo che vive secondo la più alta religiosità naturale. Elisabetta significa “il mio Dio è perfezione” ma anche “Il mio Dio è riposo” ed anche “Dio è il mio giuramento”. Elisabetta è avanti con gli anni e sterile. Essa esprime l’aspetto più elevato di questa natura, intesa come matrice. Nel suo nome essa si riferisce al suo Dio come perfezione, riposo e giuramento. Aspetti questi che rimandano alla Legge, ma non ancora alla Libertà. Questi due aspetti rappresentano la situazione in cui l’uomo, seppur giunto al massimo livello etico socile, non può giungere a nulla di realmente divino. Egli non può nemmeno comprendere nulla ti tale aspetto, senza che per misericordia il Divino stesso operi in lui. Zaccaria è reso muto sino alla nascita di Giovanni e dalla natura, Elisabetta, in se stessa sterile, nasce questo nuovo aspetto dell’io, capace di intuire il Divino e di votarsi al suo servizio. Ad un certo punto del vangelo, Giovanni vede giungere Gesù (il Signore) da dilà del Giordano. Egli riconosce che Gesù è più grande di lui ed egli non è degno nemmeno di allacciargli i calzari. Al momento psicologico adeguato Giovanni, è preso prigioniero e decapitato, cede il posto sulle scene a Gesù. In ebraico la radice per “testa” è Rsh che è radice anche della parola per “Capo” inteso come leader. La decapitazione è il simbolo della cessione del comando, della guida. L’aspetto Giovanni ha assolto il suo compito di “maggiordomo interinale” ed ora si ritira, perché un nuovo io nato non da volere di carne ma da Dio si è manifestato ed è ora pronto per prendere la guida del microcosmo e della personalità completa di tutti i suoi quattro corpi.
    La Trasfigurazione rappresenta il reintegro, nel mondo Divino originale, nel processo di sviluppo previsto da Dio per l’onda di vita alla quale i microcosmi che abitiamo appartengono. Questo significa ottenere il più totale libero arbitrio, e la piena consapevolezza di quanto è accaduto a causa della caduta. Penso che questo sia già un monito importante, a non prendere ancora vie di sviluppo dissonanti da quella prevista dal Logos. Non posso però dire, con certezza, cosa possa o non possa accadere dopo questo traguardo, che in se stesso è in realtà un punto di partenza per un nuovo cammino.

    Buon cammino!

  • Grazie, per me c’è moltissimo su cui meditare in questa risposta;
    sono molto felice di aver scoperto questo blog: personalmente sono in quella splendida e delicata fase iniziale in cui ci si accosta appena alla scuola, con entusiasmo e con mille domande!

    Grazie di cuore per la pazienza e le energie che dedicate a questo blog.

  • Vorrei anche aggiungere una cosa un po’ particolare: quando io nacqui, era il giorno di Pasqua.

    Per tutta la vita ho sempre considerato questo come una cosa un po’ speciale.

    Adesso entrare nella simbologia della Pasqua, iniziare a capire, intuire il suo vero significato, così incredibilmente importante, mi fa sentire spiritualmente ancora più vicino al giorno della mia nascita: è un modo per ricordare a me stessa la meta, il cammino in questa vita.

    Essere nata in questo giorno diviene per me un monito, un invito, un ricordare costantemente a me stessa il cammino.

  • Ciao Marcella,

    lieto che il materiale del blog ti sia d’aiuto.
    Ci tengo però a precisare che non è un blog ufficiale di una istituzione, seppur un occhio attento possa comprendere quale sia la Scuola nella quale ho trovato tante risposte alle mie domande. Scrivo post su questo blog, per condividere con coloro che sono interesaati alla ricerca spirituale, argomenti e riflessioni che ritengo molto importanti. Per il momento, l’unico autore di post e commenti di risposta è la persona che ti sta rispondendo e questo è anche il motivo per cui nuovi post non sono molto frequenti.
    Hai dettoi che ti stai accostando alla scuola, intendi alla Scuola Spirituale? Se si, hai già letto qualche libro della Scuola?

    Buon Cammino!

  • Ciao!
    Si, avevo capito che non si trattasse di un “blog ufficiale”, ma ciò non toglie nulla alla sua innegabile qualità.

    Ho già iniziato a leggere qualche testo di C. De Petri e numerosi numeri del “Pentagramma”;
    di recente ho incontrato alcuni allievi del Lectorium nella mia città (Ca) e sono entrata nel tempio durante il servizio aperto al pubblico.

    Ora sono in procinto di iscrivermi alla scuola e iniziare il periodo probatorio;
    considerando che sono vegetariana ormai da molto tempo, pratico molta meditazione e uno stile di vita sobrio, non dovrebbe essere troppo “traumatico” questo primo periodo di purificazione richiesto; per ora mi sembra tutto molto naturale, ma mi rendo già conto della sfida incredibilmente dura che ci aspetta, che è quella con noi stessi!

  • Marcella ciao,

    è certamente un cammino che richiede dedizione e seppur possa sembrare una “sfida incredibilmente dura” in realtà può essere una gioiosa progressione nella conoscenza di se stessi.
    Seppur a volte sia duro vedersi per quel che si é, allo stesso tempo siamo grati di poterci smascherare e possiamo gioire per aver fatto l’esperienza dell’autoconoscenza. Questo ci porta a riconsiderare tutta la nostra scala di valori personali e cose alle quali eravamo visceralmente (e non uso a caso questa parola) attaccati, perdono progressivamente la loro presa su di noi. Avanzare nella conoscenza di sé stessi ci da l’occasione di liberarci dalle catene dei condizionamenti che derivano da una parte dall’io superiore e dall’altra dalle forze degli eoni di questa natura.
    La vera conoscenza di sé può maturare solo nell’orientamento sull’Altro in noi.

    Buon cammino!

  • “una gioiosa progressione nella conoscenza di se stessi”: ecco, questa è una bella definizione a cui cercherò d’ora in poi di ispirarmi!
    grazie!