Un Lavoro di Gruppo sulle parole incise sull’Altare di Cristiano Rosacroce

Condivido il documento risultante da un lavoro di gruppo, fatto assieme al altri rosicruciani, appartenenti a diversi ordini o scuole, nel quale si è riflettuto e dialogato assieme sul tema in oggetto.

E’ stata una bella esperienza di lavoro e condivisione, fatto con la massima attenzione al testo originale.

Una particolare attenzione è stata posta nel rifersi alle prime stampe del documento e non alle successive ristampe e traduzioni che presentavano piccoli ma non insignificanti errori.

Anche i riferimenti alfabetici e numerali connessi, sono stati selezionati in base a criteri filologici.

Da questa base, il più possibile filologicamente corretta, si è partiti per analisi cabalistiche, aritmosofiche, simboliche, ermetiche etc… il tutto finalizzato, non alla speculazione filosofica o intellettuale ma, a mostrare delle linee guida per il lavoro quotidiano e reale di un rosicruciano e come queste fossero trasmesse all’epoca dei manifesti.  

Il testo è in lingua inglese, essendo il prodotto di un lavoro fatto in un forum, o lista che dir si voglia, internazionale.

Vi hanno partecipato persone che da parecchi anni sono impegnate nel loro percorso rosicruciano, qualcuno anche martinista.

E’ sta una esperienza di lavoro di gruppo molto interessante perchè nessuno ha cercato di far prevalere la propria opinione o di presentare come verità indiscutibile solo quella proveniente dal proprio ambiente rosicruciano.

Lo spirito è stato quello di condividere pensieri e riflessioni sentite e non dottrinali, provenienti più dalla propria comprensione che da una docetica specifica.

Ogni riflessione condivisa è servita a tutti i partecipanti come spunto per una personale riflessione e successivo scambio di idee o meglio di “sentire” fra tutti.

Quello che ci ha uniti, al dilà delle differenze di tradizione, non è stata la lettera ma lo spirito che sta dietro le lettere della Fama.

Ecco il link:

 

 http://rosacroce.myblog.it/files/The%20words%20engraved%20on%20the%20Altar%20into%20the%20C.R.C%20Tomb.pdf

 

Spero di aver fatto cosa gradita condividendo questo lavoro.

 

Buon Cammino!

 

Un Lavoro di Gruppo sulle parole incise sull’Altare di Cristiano Rosacroceultima modifica: 2012-08-03T13:56:14+02:00da cubica-rc
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2 Commenti

  • Amici, ho esaminato il lavoro dal titolo: “Un Lavoro di Gruppo sulle parole incise sull’Altare di Cristiano Rosacroce ” ma non vedo nulla di eccezionale. Non posso non notare che i commenti ivi contenuti sono stati riscritti sulla base di quello che aveva già illustrato Jan Van Rijchenborg a proposito di questo antico testo (anzi, il Gran Maestro era stato molto più profondo affrontando determinati concetti).
    Il risultato del lavoro fatto dal gruppo è consistito solo un’attribuzione di termini numerologici, delle semplici impostazioni numerico-simboliche, con alcuni rifermenti biblici o alchemici sparsi nei vari commenti.
    Bisogna anche considerare, alla luce dei cambiamenti avvenuti nei vari “corpi” dell’essere umano attuale rispetto all’epoca in cui furono redatti determinati testi, se il simbolismo alchemico, numerologico o cabalistico, possa essere recepito dall’anima del moderno ricercatore spirituale.
    Secondo un mio modesto parere, quindi, il lavoro è solo di natura “intellettuale”, niente dippiù e di fattura mediocre.
    Nessuna progressione o avanzamento di natura spirituale è scaturito da questo gruppo e lo si deduce agevolmente dal risultato del “lavoro” espletato il quale non aggiunge assolutamente nulla a quello già elaborato dal citato Gran Maestro.
    Gli attuali “soffiatori” non hanno per niente approfondito il commento del testo per sviluppare e renderlo, se vogliamo, più intellegibile.
    A paragone evoco nella mia mente le figure degli antichi “scribi” o “farisei” citati nei Vangeli che avevano l’arroganza nel cimentarsi ed interpretare testi religiosi dell’epoca.
    Dall’altro canto – esaminato il vostro cosiddetto lavoro – deduco che il vostro stato di coscienza è relegato ancora ai bassi piani dell’uomo della materia che esprime solo una cultura cosiddetta “scientifica-letteraria” e null’altro (cicaleggio al vento).
    L’Umanità (o, se vogliamo, la moltitudine degli allievi delle cosiddette scuole iniziatiche, sic) non è ancora pronta per interpretare e capire i segreti profondi di tali testi, inoltre, bisognerebbe vedere se determinate scuole sono autentiche (già il fatto che lo dichiarino apertamente di essere degli autentici depositari di determinate Tradizioni, smascherano la vera natura ingannevole).
    Del resto e, al contrario, coloro che grazie ai loro progressi spirituali sono riusciti veramente ad interpretarli si astengono dal rendere pubblici determinati Misteri che non possono essere ancora recepiti da molte “menti” non ancora mature.
    Ma non sono l’unica persona che la pensa come me, ci sono molti studiosi che restano alibiti nel vedere pubblicate delle Opere stravolte nella loro Vera Essenza da persone che si cimentano in tali interpretazioni.
    Ma lasciamo scorrere il destino. In quest’epoca di profondo decadimento – ma anche di grande possibilità realizzative per la crescita spirituale dell’uomo – probabilmente anche determinare Opere debbano viaggiare verso l’ordinaria e ovvia banalità di tale periodo storico. Ma applichiamo alla bisogna la legge dell’equilibrio; Se “qualcosa” si erige in contemporanea “qualcosa” sommerge.
    Mi scuso per questo commento abbastanza duro ma non posso astenermi da dare un giudizio severo quando si parla e si scrive in “materia di spiritualità”. Sacro e Profano separatelo con cura.
    Giorgio.

  • Caro Giorgio,

    mi scuso in anticipo per la schiettezza, o forse anche la durezza, delle righe che seguiranno ma se non rispondessi al tuo commento, le tue parole potrebbero essere motivo di confusione nei seri cercatori, fra i quali penso ci sia anche tu.

    Del resto il rigore è uno dei pilastri dell’albero della vita…

    Non risponderò a tutto ciò che hai scritto, altrimenti il commentpo sarebbe troppo lungo e dispersivo, mi limiterò ad alcuni punti.

    A proposito del lavoro scrivi “non vedo nulla di eccezionale”. Perfetto, cosa avresti voluto vedere? Pensi forse che da una raccolta di riflessioni possano giungerti risposte che solo tu puoi e devi trovare sul tuo cammino?

    Poi aggiungi “i commenti ivi contenuti sono stati riscritti sulla base di quello che già aveva illustrato jvr a proposito di questo antico testo”. Devo smentirti, non si tratta di commenti riscritti. Il lavoro in questione è stato il frutto della cooperazione di rosicruciani di diverse correnti, la maggiorparte dei quali allo scuro del commento di JVR, solo uno è allievo del LR. Se hai riconosciuto degli aspetti dell’insegnamento di JVR è perché essendo una espressione dell’Insegnamento Universale, ha potuto ricondurre ad una comune comprensione anche approcci provenienti da tutt’altre correnti.

    Tu dici “il Gran Maestro era stato molto più profondo”. Hai ragione, ma lo scopo di questo lavoro non era quello di superare la profondità del lavoro di JVR ma solo di mostrare che si può lavorare assieme su quanto ci unisce, portando un risultato utilie come base di partenza per ulteriori approfondimenti.

    La tua asserzione “secondo un mio modesto parere, quindi, il lavoro è solo di natura ‘intellettuale’, niente dippiù e di fattura mediocre.”, come giustamente dici tu è secondo il tuo modesto parere. In realtà è assolutamente errata e basata su un giudiuzio molto superficiale. Per produrre le 28 pagine in questione abbiamo lavorato quasi giornalmente per circa due mesi. Confrontando la nostra comprensione e la nostra esperienza di vita quotidiana. abbiamo cercato di capirci vicendevolmente, superando le diffrenze dottrinali e considerandoci, come fratelli e sul medesimo piano. Ti assicuro che non è cosa così comune che appartenenti a gruppi diversi lavorino in armonia e reciproco rispetto senza cercare di far prevalere il proprio modello di lavoro.

    Le spiegazioni di ambito alchemico, cabalistico o aritmosofico sono solo il vestito, la forma espressiva scelta.

    Non prendere il vestito della Torà per la Torà stessa.

    La maggioranza dei membri del gruppo sono cercatori di età avanzata e quindi di un periodo in cui la veste dell’Insegnamento, in occidente, aveva ancora connotati di tipo Tradizionale.

    Quando dici “Bisogna anche considerare… se il simbolismo alchemico, numerologico o cabalistico, possa essere recepito dall’anima del moderno ricercatore spirituale.”, sono sicuro che non tutti possano, oggi, a causa della degenerazione dei tempi, cogliere il messaggio dietro il velo dei simboli alchemici o cabalistici, ma sicuramente vi sono ancora persone che possono ed è a loro che è indirizzato questo lavoro.
    Per coloro che hanno bisogno di un linguaggio più moderno vi sono altri spazi, altri siti, forum o blog, meglio centrati sulla loro esigenza di ricerca.

    Tu dici”nessuna progressione o avanzamento di natura spirituale è scaturito da questo gruppo e lo si deduce anche dal risultato del ‘lavoro’ espletato il quale non aggiunge assolutamente nulla a quello già elaborato dal citato Gran Maestro.” Presentando JVR l’Insegnamento Universale, cosa avrebbe potuto aggiungere questo lavoro a tale Insegnamento?

    Inoltre aggiungi “Gli attuali ‘soffiatori’ non hanno per niente approfondito il commento del testo per sviluppare e renderlo, se vogliamo, più intellegibile.” Due cose vanno precisate:

    1) Il lavoro è stato fatto all’interno di un forum al quale partecipano in maggioranza Iniziati, alle varie correnti rosicruciane. La maggiorparte dei membri di tale forum hanno una conoscenza più o meno ampia di Cabalà e Alchimia, perchè mezzi di lavoro nei loro gruppi. Per tale motivo l’obbiettivo non era produrre un documento esaustivo volto a svelare tutto ciò che è nascosto,una sorta di commento definitivo all aportata di tutti. Lo scopo era solo quello di presentare, a chi far coloro nella cui ricerca questi temi sono affrontati, e fra questi a chi lo desidera, degli spunti di riflessione. Perché ciascun “Iniziato” possa lavorarvi autonomamente per trarvi quanto gli possa essere utile per il proprio personale cammino.

    2) Non tutto può essere detto e scritto. E’ lecito dire solo quanto stimoli alla ricerca; la vera conoscenza non può essere svelata ma solo ri-velata, perché ciascuno, grazie al proprio impegno sul cammino, possa svelarla da sé stesso.

    Permettimi di farti notare che, nonostante qualche riga prima tu abbia detto “secondo il mio modesto parere” di modestia ne testimoni ben poca, visto che ti permetti di etichettare come ‘soffiatori’ persone di cui non sai nulla.

    Le tue seguenti asserzioni sono alquanto presuntuose e direi pure arroganti:

    “a paragone evoco alla mia mente le figure degli ‘scribi’ o ‘farisei’ citati nei vangeli…”

    “Dall’altro canto – esaminando il vostro cosidetto lavoro – deduco che il vostro stato di coscienza è relegato ancora ai bassi piani dell’uomo della materia che esprime solo una cultura cosidetta ‘scientifico-letetraria’ e null’altro (cicaleggio al vento).”

    A meno che tu non sia un Trasfigurato credo sia molto difficile che tu possa giudicare il prossimo così pesantemente, come ti sei permesso di fare, e d’altro canto, se tu fussi un Trasfigurato non ti saresti mai permesso di farlo. Ti consiglio di mettere in dubbio le tue certezze ed essere un po’ più umile, sicuramente ne trarrai un maggior beneficio sul tuo cammino.

    Caro Giorgio, sono certo che ci sia stato un malinteso nella lettura del testo e sopratutto delle intenzioni e dell’obbiettivo di questo scritto.

    Non prendertela per questa mia dura risposta, non ho nessun risentimento nei tuoi confronti, tuttavia non mi interessa essere accondiscendente e preferisco dire apertamente quello che penso. Per me essere corretti non significa, come molti fanno, mitigare o adattare il proprio sentire per adeguarlo all’interlocutore. certo così si raccolgono maggiori consensi, ma su questo blog non si vende nulla e non sono interessato ad accumulare consensi. Quello che mi interessa è condividere un sentire ed un’esperienza, nulla più.

    Spero contunuerai a seguire il blog e se lo desideri commentare i post in uno spirito di collaborazione.

    Desidero, però, precisare che ho aperto questo spazio per condividere delle riflessioni maturate con l’esperienza e che esprimo con un linguaggio ed una forma che sono conscio non siano per tutti, ma sono sicuramente per alcuni si.

    Molti oggi si prodigano utilizando forme e linguaggi moderni (il più delle volte a sproposito) tralasciando così coloro che hanno ancora un legame con forme più tradizionali, che pur sentendo un anelito non si sentono in sintonia con metodi espressivi troppo moderni, per loro.

    A proposito di linguaggi più moderni vorrei solo sottolineare che molti oggi si riempiono la bocca citando l’ormai di moda “Fisica Quantistica” e tuttavia non sapendone realmente nulla. Molti oggi, giustificano le loro idee riferendosi alla fisica quantistica ma quello di cui parlano è solo fantasia. Tale ramo della moderna Scienza è sicuramente utile per spiegare, anche scientificamente, aspetti dell’Insegnamento Universale. Per farlo, però, è necessario conoscere almeno i costrutti fondamentali di tale Scienza. Spiegare aspetti dell’Insegnamento con l’ausilio della Fisica Quantistica (quella vera e non le fantasie che molti presentano) è molto interessante e apre a diverse riflessioni, ma pochi possono seguire un tale discorso. Quanti conoscono il Campo di Higgs e l’origine del bosone mediatore di tale campo? Eppure il bosone di Higgs è sulla bocca di tutti… Ma cosa sa la gente di tale bosone, solo che sarebbe la particella di Dio. Questa asserzione è errata e si basa sull’errata traduzione del trattato scritto dal primo teorico di tale particella, il senso del titolo era che era difficilissimo dimostrarla e non che si trattasse di Dio o di una sua particella.

    Se hai letto qualche post di questo blog, potrai vedere il taglio molto tradizionale che adotto qui.

    Ciò che mi prefiggo con questo blog è portare delle riflessioni che stimolino i cercatori in sintonia con questa forma espressiva. In altri contesti utilizzo altri metodi espressivi destinati a coloro che vi sono più affini.

    Rinnovo il mio invito a continuare a seguire il blog e se vuoi a commentare i post, però su questo blog non desidero inutili battibecchi o “cicaleggi”, quindi, se vedrò commenti che non siano in linea con uno spirito di collaborazione o di confronto, volto alla ricerca di una maggiore comprensione, li cancellerò.

    Spero tu possa apprezzare la franchezza di questa risposta.

    Ti invio i miei migliori auguri di una profiqua ricerca e ti auguro, di cuore, un Buon Cammino!